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Quando è il momento migliore per preparare il caffè dopo la tostatura?

Quando acquisti caffè specialty, uno dei primi dati che vedi sulla busta è la data di tostatura. E a ragione: dice molto sul momento in cui quel caffè ha raggiunto il suo massimo di freschezza… o no?

La realtà è che il caffè non è come una verdura che si rovina il giorno dopo, ma neanche è eterno. Qui ti spieghiamo come evolve e per quanto tempo rimane “buono” dopo la tostatura.

🕒 Quanto tempo bisogna aspettare?

✔️ Giorno 0–7: il caffè è in fase di degassamento. Il CO₂ interferisce con l'estrazione e crea sapori meno definiti.
✔️ Giorno 7–30: il momento ideale. Il gas si è liberato, il chicco si è stabilizzato e il sapore è al suo punto ottimale.
✔️ Giorno 30–60: il caffè è ancora buono, anche se perde un po' di vivacità.

⚠️ Cosa succede se lo prepari troppo presto?

  • Fioritura eccessiva nei metodi filtro

  • Estrazione squilibrata nell'espresso

  • Meno dolcezza e aromi attenuati

  • Possibile sensazione gassosa in bocca


🧊 E se lo conservo in frigorifero?

Non farlo. L'umidità e i cambiamenti di temperatura lo danneggiano. Meglio un luogo fresco, asciutto e buio. Se è sigillato sottovuoto o con valvola, ancora meglio.


✅ Consigli per farlo durare di più:

  • Usa caffè in grani, non macinato.

  • Conservalo nella sua busta originale (se con valvola), o in un barattolo ermetico opaco.

  • Non aprire la busta inutilmente: ogni contatto con l'aria accelera l'ossidazione.


☕ Da DFRNT:

Tutti i nostri caffè vengono tostati su ordinazione e confezionati con valvola unidirezionale. Hai da 7 giorni a 2 mesi per gustarlo al suo punto ideale. Dopo, saranno ancora buoni, ma non ti mostreranno più tutto il loro potenziale.

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